IL RE E LA REGINA DI CASA

Questo appartamento è collocato all’interno di un palazzo multipiano costruito negli anni 70, in una grande zona di archeologia industriale della città di Barletta, zona che oggi ha un carattere prettamente residenziale ed è molto vicina al centro della città; la vecchia
distilleria, che si vede dal grande affaccio, diventerà la futura Città della Musica della città.
In seguito all’intervento di ristrutturazione curato dall’architetto Gilberto Riva, la casa si presenta oggi in una veste completamente nuova. Precedentemente, per quel che riguarda l’aspetto distributivo delle funzioni, si sviluppava in maniera molto diversa e, per venire incontro alle esigenze funzionali dei committenti, le vecchie mura sono state del tutto rase al suolo.
La volontà di dare una nuova vita a questo appartamento nasce dalle necessità di una famiglia che si evolve, che matura, e che ha nuove richieste; prima fra tutte quella di avere un secondo bagno e due camerette separate per i figli che, crescendo, utilizzano i
propri spazi diversamente e hanno differenti necessità. In secondo luogo la voglia di riconoscersi in un nuovo aspetto, anche estetico, che somigliasse di più a questa bella famiglia composta da Claudia, suo marito, i suoi due figli e il cagnolino Hero, il “Re
Cavaliere” di casa!
In questo caso il rapporto tra clienti ed architetto è davvero singolare; li lega un’amicizia di lunga data, di oltre trent’anni, per cui, partendo dall’aspetto prettamente funzionale, i clienti si sono lasciati accompagnare dall’architetto nelle scelte più specificatamente estetiche, fidandosi ed affidandosi a lui nel rispetto del suo stile, delle sue idee e della sua professionalità. Muovendo dal presupposto che l’approccio dell’architetto Riva è sempre volto a non imporre le sue idee ma a cercare di intercettare i gusti della committenza, anche in questo caso, come nel resto dei suoi progetti, cuce un vestito su misura, studiato nei minimi dettagli; grazie all’uso dei render di progetto riesce ad avere un alto grado di confronto e arriva alla data di partenza dei lavori con le idee molto chiare, praticamente su tutto, per evitare successive ritardi. La fiducia dimostrata ha permesso così di realizzare la ristrutturazione in tempi strettissimi e di vivere oggi una casa che soddisfa i clienti in ogni dettaglio.
La caratteristica dominante di questo appartamento è che i mobili strutturano l’intera abitazione a tal punto che in alcuni casi, come nel corridoio dove è stato costruito in mattoni solo il muro di sinistra mentre quello di destra è realizzato in falegnameria, gli spazi
sono del tutto definiti dagli arredi.
Anche all’interno della grande zona giorno è così; tutte le falegnamerie realizzate dall’azienda Lady Cucine avvolgono l’ambiente e ne determinano le differenti funzioni regalando così alla nuova casa, uno spazio open, inclusivo e dinamico.
Al notevole risultato finale si è giunti anche grazie all’affinità e alla consolidata collaborazione tra l’azienda Lady Cucine e l’architetto; quest’ultimo ha fatto la sua proposta progettuale e il team di progettisti di Lady Cucine ha realizzato tutti gli esecutivi ed i particolari degli arredi curando ogni piccolo dettaglio e supportando l’architetto e i clienti nelle specifiche scelte, tecniche ed estetiche.
La scelta dei materiali che caratterizzano lo spazio giorno proviene dall’idea progettuale dell’architetto mentre il gres Dekton effetto marmo è stato deciso con Claudia, la proprietaria, nello showroom di Barletta in cui i clienti hanno potuto visionare e toccare
con mano i diversi materiali proposti dall’azienda.
Dall’idea iniziale alla realizzazione è cambiato davvero poco; inizialmente alcune colonne erano state progettate in essenza ma poi si è scelto di realizzare la cucina interamente bianca proprio per alleggerire e staccare gli arredi dal pavimento in parquet in rovere tinteggiato, spazzolato e piallato che ha una meravigliosa forza e matericità. Al pavimento è stato poi abbinato, in modo impeccabile, il top colazione dell’isola.
In questo appartamento la cucina è la regina dello spazio; domina, conforma e distribuisce le funzioni e le attività della famiglia attorno a sé. Con l’utilizzo delle armadiature continue laccate bianco opaco, a tutta altezza e che abbracciano lo spazio, c’è l’intento di negare la presenza della cucina nella sua accezione tecnica all’interno della zona giorno, unita alla volontà di integrarla con le altre funzioni; le colonne nascondono una cappottiera nella zona dell’ingresso e, alcune ante con apertura a libro garantiscono l’accesso alla camera ripostiglio posta alle spalle della cucina. Le colonne della cucina si sovrappongono poi alla porta a filo muro che conduce alla lavanderia.
Lo spazio, nel complesso, non risulta mai interrotto o spezzato; anzi, il visitatore è avvolto in uno spazio unico, continuo; la continuità spaziale è accentuata dalla ripetizione dell’utilizzo del gres venato anche negli arredi non prettamente ad uso della cucina.
Il grande mobile che costeggia il tavolo da pranzo è interrotto orizzontalmente dallo stesso inserto in gres utilizzato per il top dell’isola e il fondale della zona lavaggio; in questo caso il taglio ospita un modernissimo e minimale camino a bioetanolo che ha messo d’accordo tutti; dal marito che voleva il camino tradizionale, alla moglie che temeva perla pulizia della casa!
Nell’insieme l’ambiente giorno è sobrio ma deciso; le funzioni si colgono ed integrano allo stesso tempo e l’utilizzo di giochi di luce nascosti nei profili dei mobili accentua ed accende, all’occorrenza, le diverse aree dell’intera zona.
Il processo architettonico che ha interessato l’abitazione, il demolire e ricostruire, e il piacevole risultato finale hanno permesso la riappropriazione di un luogo che sembrava distante, in cui non ci si riconosceva più; oggi, la casa, è il nuovo luogo dello stare di
questa famiglia.

Arch. Marima De Pace

Foto: Pierangelo Laterza, www.pierangelolaterza.com

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