L’abitazione di Katia, Antonio, Alessandro e Savio si trova a due passi dal centro storico, nella città di Barletta, e si sviluppa su una superficie circa 110mq suddivisi tra zona giorno, cucina, lavanderia, bagno ospiti, camera da letto con armadio a muro, bagno padronale e camera figli.
Il progetto nasce dall’incontro di due persone, di due donne; Katia ed Ester. Al momento dell’incontro con l’architetto, la cliente, Katia, attraversava una fase della propria vita in cui era alla ricerca di nuovi stimoli, nella casa e nel modo di viverla; la cliente voleva esprimere una nuova sé stessa, un’evoluzione della donna, della casa e della propria amata famiglia che aveva nuove necessità. L’architetto, Ester Altomare, cofondatrice, insieme all’architetto Silvano Rizzi, dello studio Ufficina di ARchitettura di Barletta, in collaborazione con il designer Francesco Paolo Corcella, riesce a recepire al meglio il messaggio.
Ufficina di ARchitettura, in ogni progetto, parte dall’assunto di non estendere o imporre un gusto al cliente, ma avvicinarsi con garbo alle sue esigenze, evitando così di realizzare case cocktail, alla moda e ponendosi l’obiettivo di realizzare case da vivere, sartoriali, vestite intorno alle necessità, all’anima delle persone e delle famiglie che le vivranno. Nasce, così, un bellissimo rapporto, osmotico,che porta a cambiamenti radicali prima interni e poi esterni dopo un lungo, paziente, rispettoso e dolce processo.
L’intera famiglia è nata e cresciuta in questo appartamento e ogni angolo, ogni arredo e ogni oggetto ricordava loro i momenti vissuti insieme; nel complesso, però, l’immagine dell’abitazione prima dell’intervento risultava a tutti molto datata, estranea all’aspetto della nuova ed evoluta famiglia. La sfida a cui è chiamato la progettista era rinnovare una casa conservando i sentimenti.
L’architetto ci racconta che la cliente voleva essere intorno alla famiglia ma allo stesso tempo voleva che la sua privacy di “padrona di casa” fosse tutelata, per cui il progetto dell’intero appartamento prende forma dalla cucina; senza alcun dubbio questo spazio è il nucleo del progetto, nelle intenzioni e negli usi. La cucina è interamente realizzata su disegno dell’architetto e il lavoro si può certamente definire di pura falegnameria unita all’utilizzo di particolari sistemi di apertura utili a garantire le funzionalità richieste dalla committenza e necessarie ad integrare la cucina con l’intero apparato distributivo dell’abitazione.
L’azienda LadyCucine riesce a rispondere ad ogni idea e necessità progettuale ed esecutiva e a guidare il cliente e l’architetto nella scelta di qualsiasi materiale e finitura.
La cucina, ad un primo sguardo, si presenta bianca, con dei pensili incassati in legno di rovere naturale; è incorniciata in una parete tortora ed è caratterizzata da una forte ricerca di matericità ed essenzialità. L’approccio progettuale è, oltre che funzionale, fortemente materico; l’architetto ha scelto di trattare questa superficie con un materiale particolare. Il rivestimento di una porzione delle ante della cucina, è stato realizzato con le Microresine del progetto integrato Kerakoll design house, in grado di dare un effetto murale ed esprimere una forte matericità, capace, allo stesso tempo, di assolvere alla funzione di creare uno sfondo, mimetizzare gli spazi contenitivi e le altre attrezzature e nascondere la porta d’accesso alla zona notte.